Galateo vs Tradizione: quali sono le differenze e cosa è cambiato al giorno d’oggi.
Spesso si fa confusione tra questi due termini galateo e tradizione che invece indicano cose ben distinte. Il Galateo è un codice, è l’insieme di norme comportamentali con cui si identifica la buona educazione. Le tradizioni, invece, sono usanze legate alla famiglia e al territorio.
Facciamo un esempio. Storicamente, durante la festa di fidanzamento (annunciato dal papà della sposa) Il fidanzato regalava l’anello di famiglia e la futura sposa regalava al futuro sposo i gemelli che poi lui avrebbe indossato il giorno del matrimonio. Oggi questa tradizione è andata persa. È subentrata invece un’altra usanza regalare il brillante. Per la sposa “bon ton” l’anello che passa di generazione in generazione è ancora fondamentale.
Facciamo un altro esempio. Secondo il Galateo deve essere la famiglia ad annunciare il matrimonio nelle partecipazioni, queste saranno scritte con caratteri inglesi e di colore seppia. Condizione indispensabile è che gli sposi abbiano meno di trenta anni e siano senza figli. Nelle partecipazioni si scriveranno solo i nomi dei genitori viventi e non separati. Tutto il corredo tipografico sarà molto classico, niente cose strane, tipo plexiglass o altri materiali. Questo tipo di formalità è ancora molto sentita al sud Italia, mentre generalmente sono gli sposi che annunciano il loro matrimonio.
Consiglio della planner:
Sulle partecipazioni andranno scritte la data e luogo dell’evento, ma mai l’indirizzo della Chiesa! Ciò perché il Galateo lo bandisce. Si può fornire l’indirizzo in altri modi. La partecipazione si consegna a mano dove si può, quando non si può si spediscono, in quest’ultimo caso vanno inserite in una seconda busta (meglio se imbottita) in modo tale che non si rovinino.
Regali e Lista nozze
È la mamma della sposa che ha il compito di informare gli ospiti su cosa gradiscono gli sposi. Oggi la tecnologia ci viene in aiuto e si può rimandare anche al sito. Ricordate che ai regali seguono i ringraziamenti, non si tratta di Galateo o Tradizione ma di gentilezza e buona educazione. I ringraziamenti vanno fatti menzionando il regalo ricevuto, es. “ogni volta che offro il caffè mi ricordo di te”.
La regola sarebbe quella di dare i biglietti di ringraziamento entro un mese dal giorno delle nozze, o comunque appena tornati dal viaggio di nozze.
Abbigliamento
Per il Galateo velo e guanti sono fondamentali, al gomito se è inverno al polso se non lo è, giusto il tempo di arrivare all’altare. D’obbligo anche dei velatissimi collant! Anche lo sposo deve essere armonico: può usare il tait se la cerimonia è di mattina, e può indossare lo smoking se fa il cambio d’abito, questo può essere blu o grigio, ma mai nero. Attenzione! Nero, rosso o colori troppo sgargianti sono tabù anche per gli invitati. La ragione risiede nell’accortezza di non superare mai l’attenzione che deve avere la sposa.
Fiori e decori
Saranno esclusi anche fiori esotici o troppo profumati. Il bouquet è l’ultimo regalo che il fidanzato fa all’amata da fidanzato e si accompagna ad un biglietto. In alcune tradizioni sono le suocere che fanno questo regalo o che semplicemente lo consegnano alla sposa o c’è il doppio bouquet come reciproco regalo tra nuora e suocera, come avviene per esempio in Calabria.
Dunque, come vedete mentre il Galateo detta delle regole ben definite, le Tradizioni o le nuove consuetudini inseriscono delle variazioni su tema che sono sicuramente espressione della cultura e dell’epoca storica in cui nascono. Sta a noi capire quanto vogliamo attenerci e quanto discostarci, ricordando sempre che il buon gusto e la gentilezza sono i fari che guidano le nostre scelte.
E voi conoscete qualche particolare tradizione locale circa il matrimonio? Scrivetelo nei commenti, sarò felice di leggerli e rispondervi.
זה מושלם אתר לכל מי מקווה לברר על נושא זה. אתה מבין כל כך הרבה שלה כמעט קשה להתווכח איתך (לא כי אני אישית הייתי רוצה כדי להשאיל). אתה בהחלט לשים מותג חדש ספין על נושא אשר כבר דנו במשך שנים. נפלא דברים, פשוט נהדר!
I thank you for your appreciation.